LTE advanced, oltre il 4G
LTE advanced, oltre il 4G
LTE advanced è la nuova tecnologia che permetterà una trasmissione dati fino a 180MBps in download, i primi test sono stati effettuati a Torino sulla rete 4G di TIM. TIM è il primo operatore europeo a sperimentare la "Carrier Aggregation", una tecnologia che consente di combinare due bande di frequenza diverse, in questo caso 1800 MHz e 2600 MHz, e di ottimizzarle, per offrire una navigazione veloce. Grazie a questa tecnologia si potrà arrivare fino a 300Mbit/s.
Ericsson ha partecipato all'evento che si è tenuto a Torino in qualità di partner tecnologico, Ericsson utilizza la tecnologia LTE Advanced per aiutare gli operatori a combinare parti di spettro e consentire loro di poter offrire una maggiore velocità di trasferimento dei dati, in modo da rispondere alle esigenze sempre più crescenti dei consumatori.
Ericsson aveva testato per la prima volta l’LTE Advanced nel 2011 in Svezia. mentre Lo scorso maggio, Ericsson sulla rete Telstra aveva dimostrato un’ulteriore evoluzione dell’LTE Advanced, raggiungendo per la prima volta al mondo i 450 Megabit al secondo grazie all'utilizzo di tre carrier LTE da 20MHz.
La tecnologia LTE Advanced, permetterà una velocità di trasmissione dati fino a 180 Megabit al secondo in download, disponibile in via sperimentale sulla rete 4G di TIM, TIM è allo stato attuale il primo operatore ad offrire l’evoluzione dell’ultrabroadband mobile. La presentazione della tecnologia LTE Advanced è avvenuta nel punto vendita TIM di Torino centro (in via Roma 18), e fino al 31 luglio sarà possibile testare le potenzialità offerte dall’evoluzione della rete 4G, grazie ad alcune postazioni che sono state appositamente allestite per l'evento, consnetendo non solo di testare la tecnologia LTE advanced ma di confrontare le prestazioni tra la tecnologia 4G Base e quella 4G Advanced.
Attualmente la copertura di TIM è pari 55,7% del territorio nazionale per un totale di 812 comuni; entro fine anno, quando l' LTE Advanced sarà offerto sul mercato, e TIM prevede di raggiungere una copertura del 60%, con quasi 1000 comuni.