ADSL

ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line)

E' caratterizzata dalla larghezza di banda asimmetrica ossia la banda in download è diversa dalla banda in upload ed è una tecnologia multiplexing cioè divide la banda larga del doppino ADSL fra più utenti.

Gli accessi ad internet ADSL o equivalenti vengono considerati "banda larga" (o broadband), e hanno ormai soppiantato quasi totalmente i modem tradizionali di tipo dial-up, che consentono velocità massime di 56 kb/s in download e 48 kb/s in upload (standard V.92), e le linee ISDN che arrivano fino a 128 kb/s (utilizzando doppio canale a 64 kb/s) simmetrici.

ADSL viene usato sul cosiddetto "ultimo miglio", ovvero il tratto di doppino telefonico tra il domicilio dell'utente e la centrale telefonica. Questo tratto di doppino è normalmente dedicato ad una sola utenza, anche se per gran parte si trova in cavi multicoppia insieme ad altri doppini.

Uno dei punti di forza delle tecnologie ADSL è la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i cavi telefonici esistenti. Questo risultato è ottenuto al costo di una certa complessità tecnologica: le capacità fisiche della linea trasmissiva vengono sfruttate al limite, e ben oltre l'utilizzo per cui le linee erano state progettate. Di conseguenza le prestazioni ottenibili dipendono fortemente dalla distanza dalla centrale, dalla qualità dei cavi, dalla presenza di eventuali disturbi elettromagnetici lungo la linea.

Il doppino telefonico in rame era stato progettato, e viene tradizionalmente usato, per la comunicazione in voce, che utilizza frequenze fino a 4000 Hertz, ma ha in realtà una banda passante di alcuni MHz. Per sfruttare la banda passante disponibile, vengono utilizzate tecniche di Multiplazione a divisione di frequenza per separare il segnale vocale (sotto i 4KHz) dal traffico dati (sopra i 25.875 kHz), e il traffico in upload da quello in download.

Nei primi anni settanta lo stesso principio era stato utilizzato per la filodiffusione, il cui segnale viene inviato usando le frequenze fino ai 450 kHz.

(N.B. nel caso in cui sia presente la filodiffusione, teleallarmi o telesoccorsi è necessario informare il provider con cui si vuole stipulare un contratto ADSL)


Il collegamento ADSL è terminato da un modem ADSL a casa dell'utente (spesso incorporato in un router), e da un DSLAM nella centrale telefonica.

La separazione tra il segnale vocale e quello dati viene effettuato tramite appositi filtri denominati "splitter" posizionati presso il domicilio dell'utenza e nella centrale telefonica. La parte a bassa frequenza del segnale viene inviata rispettivamente ai telefoni ed ai commutatori telefonici preesistenti, preservando il servizio telefonico; la parte in alta frequenza ai DSLAM.

Un altro vantaggio della tecnologia ADSL è la separazione delle bande dedicate al download e agli upload, a differenza ad esempio del collegamento mediante protocollo V.90 che essendo molto vicino al limite teorico di un canale telefonico non permette un sistema duplex alla massima velocità.


Protocolli utilizzati

- Sul collegamento tra il modem e il DSLAM, e dal DSLAM al server di accesso, viene creato un circuito virtuale ATM.
- Per selezionare il protocollo trasportato in ATM, è necessario usare un metodo di incapsulamento, VC-MUX o LLC.
- Nel circuito virtuale viene trasportato PPPoA oppure PPPoE
- Nel circuito PPP, viene finalmente trasportato IP

Al momento attuale le velocità dell'adsl in Italia arrivano ad un massimo di 24Mbps mentre in alcuni paesi europei come Francia e Germania tramite la tecnologia VDSL2 si arriva a una velocità simmetrica di 50 megabit/sec sia in download che in upload.

SHDSL (Single-pair High-speed Digital Subscriber Line): per coloro che hanno necessità di un dowload e upload uguali (generalmente offerti con contratti aziendali); è una tecnologia che utilizza un metodo di trasmissione del segnale sul filo di rame di tipo twisted pair e permette un trasferimento di dati simmetrico in entrata e uscita.

 

 


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